Risorse energetiche rinnovabili
Fonti fossili
Se le nazioni industrializzate continueranno a prelevare e a consumare le fonti fossili al ritmo attuale - e le nazioni emergenti tenderanno ad imitarle - il pericolo maggiore, nel breve e nel medio termine, non sarà solo quello dell'esaurimento di tali fonti (attualmente le fonti fossili vengono consumate ad un ritmo che è di centinaia di migliaia di volte superiore a quello con cui si sono prodotte), ma anche quello di provocare danni irreversibili all'ambiente.
Per queste ragioni negli ultimi anni singole nazioni, come pure alcuni organismi sopranazionali, si sono mossi per trovare gli strumenti più adeguati per coniugare progresso e salvaguardia dell'ambiente, nella consapevolezza della portata planetaria del problema.
Fonti rinnovabili
Uno degli strumenti disponibili per realizzare questo obiettivo l'uso più esteso delle Fonti di Energia Rinnovabili (FER), in grado di garantire un impatto ambientale più contenuto di quello prodotto dalle fonti fossili.
Sono considerate fonti di energia rinnovabili le seguenti:
- solare termico: principalmente consiste in dispositivi contenenti un fluido che esposti alle radiazioni solari rendono disponibile acqua calda per usi sanitari o per il riscaldamento degli ambienti;
- solare fotovoltaico: si basa sulla proprietà che hanno alcuni materiali, detti "semiconduttori", che opportunamente trattati generano energia elettrica quando vengono esposti alle radiazioni solari;
- eolico: conversione diretta, mediante aerogeneratori, converte direttamente l'energia del vento in energia meccanica utilizzata per la generazione di energia elettrica;
- biomasse e rifiuti: è energia prodotta da materiali biologici (residui agricoli e forestali, rifiuti urbani, ecc.) grazie a processi di conversione quali combustione, gassificazione, pirolisi, fermentazione e digestione anaerobica;
- geotermia: è l'energia conservata nelle rocce e nei fluidi della crosta terrestre. Viene usata direttamente o convertita in elettricità;
- energia dal mare: Sfruttamento dell'energia delle correnti, delle onde, delle maree e del gradiente termico del mare.
A queste vanno aggiunti i grandi impianti idroelettrici di elevata potenza, che presentano però un impatto ambientale molto elevato.
Proiezioni al 2020 indicano che le fonti rinnovabili potrebbero coprire, per quella data, dal 20% al 30% del fabbisogno energetico mondiale.
La natura diffusa delle fonti rinnovabili consente di coniugare produzione di energia, presidio e gestione del territorio, contribuendo a contrastare i fenomeni di spopolamento e degrado. Per la stessa ragione, le fonti rinnovabili offrono la possibilità di un più diretto coinvolgimento delle popolazioni e delle amministrazioni locali, con la attuazione del concetto "pensare globalmente, agire localmente".
Nella direttiva 2001/77 l'Unione Europea individua nella maggiore competitività, nella sicurezza dell'approvvigionamento e nella protezione dell'ambiente i tre principali obiettivi strategici da conseguire nel breve tempo in campo energetico, indicando la promozione delle fonti rinnovabili come strumento rilevante per il loro raggiungimento.
In particolare nella direttiva si indica come obiettivo minimo da perseguire al 2010 il raddoppio del contributo percentuale delle rinnovabili al soddisfacimento del fabbisogno di energia elettrica comunitaria (raggiungendo per l'Italia una quota pari al 22%), e si invitano gli Stati membri ad individuare obiettivi specifici e ad elaborare strategie nazionali per conseguirli.
Documentazione: "Risorse rinnovabili" |
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